Utilizziamo cookie esclusivamente per finalità tecniche che garantiscono il corretto funzionamento del sito. La tua privacy è importante per noi, non memorizziamo nessun tuo dato di navigazione.

Carlotta Vagnoli in tournée nei teatri di Oristano, Macomer e Tempio Pausania con “Le solite stronze”

Carlotta Vagnoli (© foto Pietro Baroni)

Una galleria di ritratti al femminile per Carlotta Vagnoli, in tournée nell’Isola con “Le solite stronze”, lo spettacolo ideato e interpretato dall’eclettica scrittrice e speaker radiofonica, conduttrice de “Il mondo nuovo” su di Radio1 Rai e di “Basement Café”, già collaboratrice di GQ e Playboy, protagonista (dopo il sold out della prima regionale, domenica 20 ottobre alle 19 al Teatro Massimo di Cagliari per la rassegna “Pezzi Unici”) stasera alle 20.30 al Teatro “Antonio Garau” di Oristanodomani alle 20.30 al Teatro Costantino di Macomer e infine sabato alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania sotto le insegne della Stagione di Prosa 2024-2025 organizzata dal CeDAC con il patrocinio e il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna e dei Comuni aderenti al Circuito e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

Un viaggio tra eroine della letteratura – da Emma Bovary a Anna Karenina, alla capricciosa e ribelle Catherine Earnshaw di “Cime Tempestose” – e figure iconiche del presente come Michela Murgia: Carlotta Vagnoli – si legge nella presentazione – «porta a teatro un monologo originale che sintetizza il suo punto di vista sul ruolo delle donne nella società attuale, e di come chi non corrisponde allo stereotipo della brava donna “angelo del focolare” sia tacciata di essere una stronza. In un mondo fatto a misura d’uomo, anche essere una stronza diventa una questione di sopravvivenza».

LO SPETTACOLO

“Le solite stronze” è un one-woman-show ironico e provocatorio di Carlotta Vagnoli, con drammaturgia sonora di Francesco Medda “Arrogalla” (produzione Mismaonda). Lo spettacolo affronta stereotipi e pregiudizi patriarcali che imprigionano le donne in ruoli marginali, legittimando violenze e disuguaglianze. Attraverso una narrazione ispirata a saggi e romanzi come “Dalla parte delle bambine” di Elena Gianini Belotti, Vagnoli immagina una società libera da condizionamenti di genere.

Con leggerezza e ironia, si analizzano figure femminili non conformi e si critica l’idea maschilista di famiglia tradizionale. Vagnoli esplora temi come violenza di genere, victim blaming, revenge porn e femminicidio, celebrando le donne che hanno sfidato i pregiudizi per cambiare il mondo. Lo spettacolo invita il pubblico a riflettere sulle conquiste dell’emancipazione femminile e a costruire un futuro basato su uguaglianza e rispetto.