Un viaggio tra ironia, malinconia e genio letterario: Daniele Pecci porta in scena Divagazioni e Delizie di John Gay, un’intensa interpretazione di Oscar Wilde in un’ipotetica conferenza che l’autore de Il ritratto di Dorian Gray, esule in Francia, avrebbe tenuto nel 1899. Tra aforismi taglienti, ricordi, aneddoti e profonde riflessioni, Wilde si racconta, offrendo «spettacolo di sé» con il suo stile inconfondibile, sospeso tra sarcasmo e amarezza.
Lo spettacolo, in un elegante allestimento con i costumi di Alessandro Lai e le musiche originali di Patrizio Maria D’Artista, è una produzione TSA / Teatro Stabile d’Abruzzo, realizzata in collaborazione con Shakespeare & Co e Teatro Maria Caniglia.
Dopo l’esordio di ieri a Ozieri, lo spettacolo sarà in scena stasera alle 21 al Teatro “Tonio Dei” di Lanusei, domani alla stessa ora al Teatro “San Bartolomeo” di Meana Sardo, domenica 23 febbraio alle ore 20.30 al Teatro Costantino (Macomer) e lunedì, sempre alle 20.30, al Teatro Comunale “Akinu Congia” di Sanluri
L’evento fa parte della Stagione di Prosa 2024-2025 organizzata dal CeDAC Sardegna.
LA TRAMA
La pièce si ispira agli scritti di Wilde – dai romanzi ai saggi, dalle lettere ai celebri aforismi – per ricostruire la voce di un uomo che si definisce «lo scandalo vivente». Se la prima parte si snoda tra ricordi e racconti carichi di umorismo, la seconda si immerge nelle pagine più oscure del De Profundis, evocando il fatale amore per Lord Alfred Douglas, il processo, la condanna, il carcere e l’ultimo doloroso esilio tra Francia e Napoli, fino alla malattia e alla morte imminente.
Dopo le celebri interpretazioni di Vincent Price a Broadway e di Romolo Valli negli anni Settanta, Divagazioni e Delizie torna sul palco con la regia e traduzione di Daniele Pecci. L’attore romano, noto al pubblico per fiction come Il bello delle donne, Orgoglio, I Medici, Cuori e Hotel Portofino, oltre a film come Fortapàsc di Marco Risi, Mine Vaganti di Ferzan Özpetek e The Tourist con Angelina Jolie e Johnny Depp, offre un’interpretazione intensa, restituendo con autenticità la voce e lo spirito di uno dei più brillanti intellettuali del XIX secolo.