Si spegne la speranza della famiglia di Paolo Durzu: il corpo del ragazzo è stato ritrovato questa mattina dai Vigili del Fuoco, a pochi metri dal punto in cui era stato ritrovato il corpo della fidanzata, Manola Mascia, precipitata dalla scogliera a Cala Fighera. Le ferite riportate, secondo quanto dichiarato dal medico legale, Roberto Demontis, sono riconducibili alla caduta dall’alto; nessun segno evidente di violenza ma sarà l’autopsia a confermare questi dati e a fornire ulteriori informazioni.
Dei due giovani si erano perse le tracce martedì mattina, quando si erano allontanati insieme per una passeggiata e nessuno era più riuscito a mettersi in contatto con loro: i telefoni risultavano spenti. Poi la mattina del 19 marzo il ritrovamento del corpo della ragazza e il borsello con i documenti e il telefono cellulare di Paolo Durzu. Da quel momento erano continuate le ricerche della Guardia Costiera, del Nucleo SAF dei Vigili del Fuoco, delle unità cinofile e dei droni per le ricerche a terra.
Fidanzati da due anni, erano conosciuti come una “coppia serena”, come sembrano confermare familiari e amici. Gli inquirenti della squadra mobile, coordinati da Davide Carboni, proseguono il lavoro di ricostruzione dell’intera vicenda: saranno fondamentali gli esiti delle due autopsie.