Nell’ultima seduta la Giunta Regionale del 19 marzo ha approvato uno schema di rinnovo del Protocollo d’Intesa per la promozione di interventi a favore delle persone in esecuzione penale e per l’attuazione di progetti a sostegno delle vittime di reato.
Il protocollo
Il protocollo prevede servizi di giustizia riparativa, programmi di formazione e inserimento lavorativo per persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, supporto abitativo, assistenza e accompagnamento all’interno del contesto territoriale.
L’intesa tra la Regione Sardegna, il Centro di giustizia minorile regionale, il Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria per la Sardegna e l’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna, è finalizzata a creare una rete di supporto interistituzionale con il coinvolgimento degli attori territoriali al fine di ottimizzare le risorse e gli interventi riservati ai soggetti destinatari.
Le dichiarazioni dell’Assessore
L’Assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, chiarisce gli obietti del rinnovo del Protocollo d’Intesa: «Intendiamo rilanciare le politiche di inclusione destinate da un lato alle persone con condanna penale e dall’altro alle vittime di reato, prevedendo la costruzione di una rete integrata che comprenda il coinvolgimento attivo delle autorità e delle istituzioni locali, nonché delle associazioni impegnate nei progetti di supporto alle persone detenute o sottoposte a misure restrittive della libertà». Sono previsti – aggiunge – «interventi di rafforzamento della tutela delle vittime di reato e, in particolare, il potenziamento del sistema di assistenza alle vittime, sia sul piano reddituale che su quello psicologico-relazionale».
L’Assessore richiama inoltre gli interventi realizzati con successo in questi anni e co-finanziati con fondi regionali, fra cui il progetto “Sinergie-SOStegno alle vittime”, con cui si è garantito supporto psicologico ed economico alle vittime di specifiche tipologie di reato, come i maltrattamenti in famiglia. «Attualmente – prosegue l’assessore – è in corso di implementazione il progetto Ichnos, attraverso il quale, oltre ai tradizionali strumenti di sostegno alle vittime di reato, si sperimentano percorsi di giustizia riparativa e di mediazione penale, che prevedono un counseling guidato che attraverso un soggetto facilitatore coinvolge la vittima, il reo e la comunità circostante allo scopo di promuovere la riparazione del danno, la riconciliazione tra le parti e il rafforzamento del senso di sicurezza collettivo».
Il programma d’intervento triennale
Inoltre, per garantire un recupero efficace e diminuire il rischio di recidiva, è stato predisposto un programma d’intervento triennale attraverso la misura “Inclusi”, per favorire il reinserimento nella società delle persone sottoposte ad esecuzione penale o altre misure restrittive attraverso opportunità formative e lavorative che prevedono la collaborazione fra enti del terzo settore ed istituzioni, sia a livello regionale sia territoriale.
«La chiave per il potenziamento di tutte queste azioni – conclude l’Assessore Bartolazzi – è l’implementazione della rete inter-istituzionale in un’ottica di programmazione e progettazione condivisa. È con questo obiettivo che intendiamo lavorare per il futuro, forti delle buone prassi già sperimentate finora».