Utilizziamo cookie esclusivamente per finalità tecniche che garantiscono il corretto funzionamento del sito. La tua privacy è importante per noi, non memorizziamo nessun tuo dato di navigazione.

Cagliari, a Sant’Avendrace maxi sequestro di scarpe non conformi

© foto NAS Carabinieri

Un’ispezione dei Carabinieri del NAS di Cagliari ha portato al sequestro di oltre 58mila paia di scarpe risultate non conformi alle normative vigenti in materia di etichettatura e sicurezza dei prodotti.

L’operazione

Il controllo è avvenuto presso un esercizio commerciale situato nel quartiere Sant’Avendrace, specializzato nella vendita all’ingrosso e al dettaglio di articoli di abbigliamento, calzature e accessori. L’operazione si è svolta nell’ambito della campagna nazionale di aderenza promossa dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, finalizzata a garantire la conformità dei prodotti immessi sul mercato e a tutelare la salute dei consumatori,

Fabbricate in materiale plastico gommoso, di origine cinese e portoghese, le scarpe sequestrate erano destinate alla vendita al pubblico per adulti e bambini. I prodotti venivano commercializzati con marchi quali “GymmY”, “Rain Bow Shoes”, “S7Stars”, “Sweet Walk”, “Sesamall”, “Jomix Shoes” e altri, inclusi articoli privi di marchio.

Le irregolarità

Le irregolarità riscontrate riguardano principalmente la mancata indicazione dei materiali utilizzati, l’omessa segnalazione di materiali o sostanze potenzialmente pericolose per la salute o l’ambiente e l’assenza della ragione sociale, del marchio e della sede legale del produttore o importatore all’interno dell’Unione Europea.

Ulteriori contestazioni riguardano l’assenza di istruzioni, precauzioni d’uso e avvertenze, in particolare per i prodotti destinati ai bambini, caratterizzati da parti amovibili e la mancanza della lingua italiana sulle etichette.

Ulteriori controlli

I militari hanno sequestrato merce per un valore complessivo di circa 400.000 euro. Nel frattempo, i Carabinieri del NAS di Cagliari hanno avviato ulteriori accertamenti presso i distributori individuati durante le verifiche. Sono inoltre in corso analisi di laboratorio su campioni prelevati, al fine di individuare la presenza di eventuali sostanze chimiche pericolose e valutarne il rischio per la salute pubblica.