Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia locale di Sassari hanno identificato e denunciato un 37enne sassarese come presunto autore, a fine ottobre, di una serie di atti vandalici contro beni culturali e altri stabili di pregio nel cuore del centro cittadino.
L’identificazione e le indagini
L’identificazione è stata possibile grazie a lunghe e delicate indagini in cui sono state fondamentali le immagini delle telecamere presenti nel centro storico. In seguito alla decisione dell’autorità giudiziaria, è scattata la perquisizione nell’abitazione dell’uomo. Sono state trovate ottantotto bombolette di vernice spray, due bidoni di pittura acrilica al quarzo e altro materiale utilizzato per compiere gli atti vandalici. Gli agenti hanno anche sequestrato numerose firme “BLOW” impresse con vernice su alcuni fogli, identiche a quelle presenti nelle facciate degli immobili danneggiati.
Le indagini sono partite il giorno dopo i fatti contestati. Il giovane avrebbe vandalizzato con vernice spray le facciate di alcuni immobili di interesse architettonico, storico e religioso presenti nel centro storico cittadino tra piazza Santa Caterina, via al Duomo, piazza Duomo, via Decimario, via Frigaglia e via Castelvì. In particolare, avrebbe imbrattato le facciate laterali delle chiese di Santa Caterina e San Giacomo, dove ha lasciato l’inconfondibile firma “BLOW”.
Le indagini si sono rivelate da subito complesse, anche perché l’autore del fatto ha agito nel cuore della notte assicurandosi che non ci fossero testimoni. Solo una persona, secondo quanto emerge dalle telecamere, lo ha visto mentre era in azione ma, invece di fermarlo o chiamare le forze dell’ordine, gli ha fatto un cenno di approvazione. Un fatto che non ha fatto altro che acuire lo sdegno della comunità di Sassari, già provata dagli atti vandalici del giovane.
Le immagini della videosorveglianza
Le prime immagini acquisite dagli agenti hanno permesso di individuare un uomo non riconoscibile. Gli inquirenti hanno comunque approfondito le indagini e hanno seguito i movimenti dell’uomo mentre si spostava tra i vicoli della città murata e mentre saliva a bordo della sua vettura posteggiata in piazza Mazzotti dopo essersi cambiato gli indumenti. La targa della sua auto e alcuni dettagli legati all’abbigliamento dell’uomo hanno permesso la successiva identificazione, da cui sono scaturite la perquisizione dell’abitazione e alla denuncia.
L’uomo dovrà rispondere dei reati di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, e di imbrattamento di beni culturali e paesaggistici. Reato, quest’ultimo, severamente punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a diecimila euro.