È stata presentata nei giorni scorsi, nei locali della Curia diocesana di Cagliari, la società Assi.e.m.e, nata nel gennaio 2025 e illustrata nei giorni scorsi alla presenza dell’Arcivescovo Giuseppe Baturi. Si tratta di una realtà che si pone un obiettivo chiaro: dare supporto ai diversi enti ecclesiastici nelle questioni amministrative e aiutarli a trovare le condizioni economiche più vantaggiose, così da risparmiare e reinvestire le risorse in attività pastorali e sociali.
«Abbiamo pensato a questa società – spiega l’amministratore don Andrea Busia – perché tante parrocchie ci segnalavano difficoltà nell’affrontare questioni economiche e burocratiche, come scegliere l’offerta più conveniente per l’energia elettrica o per altri servizi essenziali. Questo vale anche per istituti religiosi, scuole, conventi o centri caritativi che hanno un alto tasso di consumo e hanno bisogno di sostegno per non sprecare risorse economiche e tempo».
«Il nome “Assi.e.m.e” – continua don Busia – è frutto dello spirito di collaborazione che ha guidato la nascita di questa realtà: quello completo sarebbe Assistenza agli enti del mondo ecclesiale, ma si è voluto puntare su un’unica parola che richiami l’unione, il camminare insieme, il lavorare in rete per il bene comune. E questa rete, che oggi parte dalla Diocesi di Cagliari, potrà allargarsi anche ad altre diocesi sarde».
Nel primo periodo, la nuova società diocesana sarà accompagnata dalla Diocesi di Milano, che da quasi dieci anni ha attivato un servizio simile e metterà a disposizione formazione, strumenti e supporto. L’idea è partire con la fornitura energetica, per poi allargare il servizio ad altri ambiti come telefonia, assicurazioni e altri servizi di gestione. Destinatari, tutti gli enti che fanno parte o sono vicini al mondo ecclesiale, tra cui parrocchie, scuole, conventi, confraternite e altre realtà diocesane.
«Il nostro obiettivo – conclude don Busia – è semplificare la vita ai parroci e ai responsabili delle varie realtà ecclesiali, così che possano dedicarsi alla missione pastorale, sapendo di avere un aiuto per tutto ciò che riguarda la gestione amministrativa. E, allo stesso tempo, aiutare queste realtà a risparmiare, per usare meglio le risorse: per i giovani, per i più fragili, per chi ha bisogno».