Il Cagliari frena ancora: dopo la sconfitta di San Siro e l’opaca prova di Empoli, i rossoblù si arrendono alla Fiorentina di Palladino che espugna la Domus in rimonta col punteggio di 1-2. Solo un punto nelle ultime tre partite per gli uomini di Nicola che non sono stati capaci di affrontare la partita contro i toscani come se fosse una finale e sono stati sconfitti da un avversario che, pur senza offrire una prestazione memorabile, è riuscito a imporsi con facilità.
Il Cagliari parte forte ma, come troppo spesso accade in questa stagione, si perde col passare del tempo. Piccoli illude i tifosi di casa sbloccando il punteggio dopo appena sei minuti. Il palo colpito da Zortea poco dopo sembra il preludio a una giornata a tinte rossoblù. Ma non è così: gli uomini di Nicola iniziano a subire l’iniziativa degli ospiti e vanno frequentemente in difficoltà. Tra le occasioni più pericolose si segnalano il palo di Mandragora e una grande opportunità per Gudmundsson sventata da Caprile. A dieci minuti dal riposo, Gosens non perdona e firma l’1-1. Poi la malasorte ci mette del suo, costringendo Mina ad abbandonare il campo prima dell’intervallo per un fastidio ai flessori della coscia destra.
All’inizio della ripresa ci si aspetta un Cagliari pronto a reagire dopo le “sberle” prese tra gol subito e occasioni sprecate dalla Fiorentina, ma accade esattamente il contrario. Gli ospiti completano la rimonta con Beltrán e poi si compattano per resistere alla pressione dei padroni di casa. Una pressione che si concretizza solo al 75′ con una gran botta di Marin respinta da de Gea: troppo poco per sperare di raddrizzare una partita ormai incanalata sul binario sbagliato. Da lì in poi accade poco: la squadra di Nicola non riesce nemmeno a organizzare un vero assalto finale e rischia persino di subire il terzo gol con Zaniolo in pieno recupero.
È una sconfitta che non compromette la corsa salvezza, ma la rende senza dubbio più complicata. Il Cagliari perde terreno: da segnalare il sorpasso del Parma, vittorioso contro la Juventus, e il piccolo passo in avanti di Venezia ed Empoli, che hanno pareggiato nello scontro diretto di sabato. Restano comunque quattro i punti di vantaggio sul Lecce e cinque su Venezia ed Empoli. Guardando al calendario, i rossoblù potrebbero giocarsi la salvezza tra le mura amiche contro Udinese e Venezia, soprattutto se i lagunari, alla penultima giornata, non avessero più niente da chiedere a questo campionato. Sarà comunque fondamentale la prossima trasferta a Verona (lunedì, ore 20.45): servirà una reazione vera per non complicare ulteriormente la corsa alla permanenza in Serie A.